Sicurezza in montagna
La montagna non ammette improvvisazioni: anche per una semplice passeggiata, ogni dettaglio deve essere pianificato con cura. Durante gli itinerari guidati, sarete accompagnati da Guide Alpine autorizzate e regolarmente iscritte all'Albo del Collegio Nazionale delle Guide Alpine Italiane, professionisti altamente qualificati e con una profonda conoscenza del territorio. Che tu scelga di partecipare a un'escursione con una guida alpina o in self-guided, è essenziale conoscere alcune fondamentali regole di sicurezza. La sicurezza deve sempre essere la priorità, indipendentemente dal livello di difficoltà del percorso.
1. PREPARAZIONE E PIANIFICAZIONE DELL'ITINERARIO
Primo step: SCELTA DELL'ITINERARIO
La prima regola fondamentale è: scegli correttamente il tuo itinerario. È essenziale selezionare un percorso che corrisponda alle proprie capacità fisiche e al proprio livello di esperienza. Se è la tua prima esperienza, è consigliabile scegliere escursioni semplici su sentieri ben battuti. Per chi ha una maggiore esperienza, invece, si possono valutare percorsi più impegnativi. Tra gli aspetti cruciali da considerare ci sono il dislivello (quanto si sale ogni giorno) e la durata dell’escursione, nonchè lo sviluppo in termini chilometrici. Camminare in montagna richiede un impegno maggiore rispetto a percorrere lunghe distanze su una ciclabile, poiché la progressione è più lenta e fisicamente impegnativa. Alcune domande fondamentali da porsi prima di intraprendere un’uscita sono: quante tappe prevede il percorso? Quante ore di cammino sono necessarie per ogni tappa? Sono in grado di affrontare il dislivello previsto?
La valutazione di questi fattori è essenziale, sia che si decida di unirsi a un gruppo con guida, sia che si scelga di affrontare il percorso in autonomia. Per avere un’idea più chiara del livello di difficoltà dei tour che proponiamo, vi invitiamo a visitare la pagina "Livelli di Difficoltà", dove troverete tutte le informazioni necessarie.
Secondo step: ESPLORA L'ITINERARIO
Se si sceglie un tour in self-guided è molto importante studiare il proprio itinerario sulla mappa prima di iniziare l'escursione. Campo Base offre ai propri ospiti un itinerario dettagliato per ogni giorno dell'escursione, insieme a mappe cartacee specializzate 1:25.000 della zona e mappe elettroniche che includono la funzione di navigazione satellitare. L'itinerario fornisce informazioni su tutti i sentieri da seguire, includendo dettagli come il dislivelloc positivo e negativo, la distanza percorsa e il tempo di percorrenza stimato per ogni tappa. Ogni mattina prima di partire, è fondamentale conoscere l'itinerario per la giornata. Presta particolare attenzione a punti come gli incroci con altri sentieri, la distanza, il dislivello, il tipo di terreno (foresta, zone rocciose, prati) e la presenza di rifugi o aree di sosta lungo il tragitto.
2. CONTROLLO DELLE PREVISIONI METEREOLOGICHE
Prima di partire per un tour di più giorni, è molto importante conoscere il clima della destinazione: a quale tipo di temperature si può andare incontro oppure se la zona è soggetta a piogge frequenti o a condizioni più secche. Queste informazioni permettono di scegliere l’attrezzatura adeguata e di pianificare al meglio il vostro tour.
Una volta giunti a destinazione, è cruciale monitorare quotidianamente le previsioni meteo e decidere a che ora iniziare l'escursione, come equipaggiarsi e quanta acqua e cibo portare con sé.
In giornate di sole con temperature elevate, è fondamentale portare con sé una quantità sufficiente di acqua e viveri. Si consiglia di bere frequentemente, assicurandosi di assumere almeno due litri d’acqua al giorno. È importante anche proteggere la testa con un cappello o una bandana, applicare regolarmente la crema solare, specialmente su pelli sensibili, e indossare occhiali da sole per proteggere gli occhi.
Quando le temperature sono basse, è preferibile indossare abbigliamento tecnico a strati, che consente di regolare la temperatura corporea durante il percorso. Ricorda che la disidratazione può verificarsi anche in condizioni di freddo, quindi non va mai sottovalutata, anche in alta quota.In montagna, le condizioni meteo possono cambiare improvvisamente, con nebbia fitta, forti raffiche di vento o temporali improvvisi. Per minimizzare i rischi, è importante seguire alcune precauzioni:
- indossare abbigliamento tecnico antivento e antipioggia;
- utilizzare equipaggiamento adatto all’itinerario affrontato, le sue oscillazioni di temperatura e le tipologie di terreno;
- evitare sentieri attrezzati, cavi metallici e vie ferrate in caso di temporali;
- non percorrere sezioni di sentiero troppo esposte;
- trovare un luogo coperto dove rifugiarsi;
- utilizzare le scorciatoie (pianificate in anticipo con mappa alla mano) per raggiungere un centro abitato, un rifugio o un bivacco in meno tempo possibile;
3. EQUIPAGGIAMENTO
Qualsiasi tour va affrontato con il giusto allenamento e preparazione, ma soprattuto con l’attrezzatura e l'abbigliamento adatto alle previsioni meteo, all'altitudine, al terreno e alla difficoltà dei sentieri. L'approccio più pratico è vestirsi a strati, questo approccio ti permette di adattare l'abbigliamento alle condizioni meteo e all'attività.
Inoltre, non possono mancare buone calzature, borraccia, snack, crema solare, kit di pronto soccorso e altri oggetti essenziali che puoi trovare nelle nostre raccomandazioni dettagliate nella sezione Equipaggiamento Estivo e Invernale.
4. PIANIFICAZIONE DELL'ITINERARIO GIORNALIERO
Nell'itinerario e nelle istruzioni giorno per giorno è indicato il tempo stimato per ogni tappa del tour. Per la maggior parte dei percorsi (livello 3), la durata è calcolata su un tempo medio di salita di 300 m all'ora e lo stesso per la discesa. Tieni presente che non sono incluse le soste per il pranzo, fotografie o altre pause, quindi è importante pianificare con attenzione la giornata in base alla propria andatura.
Per un escursione più sicura e piacevole, è consigliabile partire al mattino presto, preferibilmente entro le 8:00. In questo modo, potrai approfittare delle ore più fresche della giornata, con temperature meno elevate e una minore probabilità di piogge. L'obiettivo è arrivare al rifugio entro le 17:00. Se ti accorgi di essere in ritardo, cerca di ridurre al minimo le soste e avvisa i gestore del rifugio. In ogni caso, evita di camminare dopo il tramonto.
Se dovessi smarrire il sentiero, torna indietro e segui il percorso finché non trovi un cartello segnaletico che ti indichi la direzione corretta.
Segui sempre i sentieri e le indicazioni fornite nel tuo itinerario.
5. FLORA E FAUNA
Ogni ambiente, che sia montano o di altro tipo, ospita una fauna e una flora locali, molte volte protette. La regola fondamentale che deve sempre guidarci è: non lasciare tracce.
Questo principio implica innanzitutto non lasciare rifiuti nell'ambiente, ma riguarda anche altri comportamenti altrettanto importanti. Avvicinare gli animali selvatici, danneggiare alberi e rocce sono tutti atti che vanno evitati, in quanto danneggiano l'ecosistema circostante. Osservare la biodiversità nelle sue forme naturali è un privilegio che dobbiamo rispettare e proteggere. Non dobbiamo mai interferire con le specie vegetali o animali, limitandoci a un’osservazione rispettosa e non invasiva, per garantire che l'equilibrio naturale venga preservato.
Gli animali più comuni che potresti osservare durante l'escursione sono i caprioli, i camosci, le volpi e, ad alte quote, gli stambecchi. Si consiglia di non avvicinarsi né nutrire gli animali. Dovresti sapere come comportarti se incontri orsi o serpenti, e anche cosa fare se vieni morso da una zecca.
Serpenti
Nelle Alpi è presente la vipera - o aspide -, riconoscibile dal colore brunastro e la testa leggermente appuntita. Generalmente non si lascia avvicinare e tende a nascondersi quando percepisce il pericolo, ma se dovessi avvistare una vipera sul sentiero lascia che scivoli via senza toccarla.
Zecche
Le zecche sono parassiti molto comuni nelle nostre montagne, soprattutto in bassa e media quota nei pressi degli alpeggi, dove si trovano animali al pascolo. Possono essere anche molto piccole ma non invisibili all’occhio umano: tendono ad attaccarsi alla pelle nelle zone più umide e nascoste (inguine, ascelle). E' prassi adottare alcune semplici regole al fine di minimizzare il rischio che le zecche si attacchino alla vostra pelle:
- indossare indumenti di colore chiaro per poterle distinguere facilmente
- indossare pantaloni lunghi con l’intenzione di coprire la pelle il più possibile, nascondendo le estremità nei calzini affinché le zecche non risalgano facilmente le gambe;
- utilizzare repellenti specifici;
- controllare (e farsi controllare da qualcuno) l’intera superficie del corpo entro le 24 ore dall’esposizione in natura;
- utilizzare apposite pinzette per l’estrazione delle zecche - non improvvisandosi, ma solo dopo aver appreso la tecnica corretta per farlo in sicurezza.
In caso di rossore, prurito o una zecca rimasta attaccata alla pelle per più di 24 ore, e' bene prenotare un visita medica.
Orsi
L’orso è stato reintrodotto in Trentino negli anni Novanta, e il numero di esemplari al momento presenti sul territorio si concentra principalmente entro i confini regionali, mentre nel resto delle Alpi non è diffuso.
La possibilità di incontrare l’orso esiste e, sebbene sia un animale generalmente onnivoro e poco confidente, alcuni esemplari potrebbero spaventarsi o reagire in modo imprevedibile. Per minimizzare le possibilità di incorrere in uno scontro con l’orso, gli esperti del settore consigliano di seguire alcune regole:
- non lasciare tracce edibili sul sentiero (campeggiare lontano dalla zona in cui si cucina, tenere le provviste lontane dal luogo in cui si dorme)
- durante il cammino parlare ad alta voce, fare rumore per segnalare il proprio passaggio
- nel caso di un incontro a distanza, non fare movimenti improvvisi né emettere suoni acuti, allontanarsi lentamente e silenziosamente
- nel caso di un incontro ravvicinato, ripetere le indicazioni di cui sopra al meglio delle proprie possibilità
6. EMERGENZA
In montagna, chiunque, indipendentemente dal livello di preparazione e esperienza, può trovarsi in una situazione difficile e avere bisogno dell'aiuto del servizio di soccorso. È importante rimanere calmi e non farsi prendere dal panico.
La prima cosa da fare è valutare la situazione nel luogo dell'incidente e l'incidente stesso, cercando di comprendere i pericoli reali e potenziali. Dopo esserti assicurato di essere al sicuro, chiama il servizio di soccorso.
Quando si va in montagna, sia con una guida che da soli, è fondamentale conoscere il numero di telefono del servizio di emergenza. Il numero di emergenza è 112 in tutti i paesi alpini. La tua chiamata verrà trasferita alla stazione di emergenza più vicina. Se non c'è copertura di rete, è necessario spostarsi alla ricerca del segnale. Se si è in gruppo, è importante non lasciare la persona in difficoltà da sola. Se si è in due e uno è ferito, è necessario prestare il primo soccorso prima di spostarsi in un altro luogo per chiamare il servizio di emergenza.
Se dovesse verificarsi un incidente in luogo raggiungibile solo via elicottero, il mezzo si abbasserà di quota quanto possibile (non sempre potrebbe riuscire ad atterrare) e avrà bisogno di collaborazione da parte di chi l’ha chiamato. Pertanto:
- allontanarsi dall’infortunato, lasciando solo una persona in sua compagnia;
- riunire gli effetti personali dell’infortunato in un unico zaino;
- segnalare all’elicottero la posizione esatta dell’infortunato (in piedi, alzando le braccia come a formare una Y per dire “sì, ho bisogno di aiuto” - mentre se si vuole segnalare “no, non atterrare qui”, va alzato solo un braccio e tenuto l’altro abbassato, come a formare una N).
Malessere e mal di montagna
Inoltre, ricorda bene che più si sale di quota e più aumenta la possibilità di incorrere nei sintomi del mal di montagna: mal di testa, respiro affannoso - per la ridotta concentrazione di ossigeno -, insonnia e, nei casi più gravi, tosse e allucinazioni.
Conoscere i sintomi significa non sottovalutarli e, se dovessero presentarsi, sapere come comportarsi: scendere di quota per ottenere immediato beneficio, bere molta acqua, rallentare il passo e respirare in modo bilanciato e costante.